Insegnante: Gabriele Guerreschi
Storia
Il contrabbasso appartiene alla famiglia degli ARCHI, cioè gli strumenti che si suonano sfregando un archetto sulle corde. Il contrabbasso rappresenta la voce più grave degli archi ed è anche lo strumento di dimensioni maggiori. Si può suonare sfregando l’archetto sulle corde o, come è tipico del repertorio jazzistico, pizzicandole.
Come tutti gli strumenti ad arco, l’origine del contrabbasso non è identificabile in modo chiaro, si sa che nasce nel XVI secolo.
Originariamente il contrabbasso veniva usato soltanto come raddoppio della viola da gamba all’ottava bassa. Successivamente e in particolare nel periodo in cui fu attivo Beethoven grazie a virtuosi il contrabbasso si svincola dalla mera funzione d’accompagnamento per raggiungere, con Giovanni Bottesini, anche ruolo solistico, ruolo che difficilmente ricopriva per via del suo suono grave e scuro.
Nel corso del XX secolo il contrabbasso ha trovato un naturale campo di sviluppo espressivo nella musica blues e nel jazz. Soprattutto in quest’ultimo genere musicale il contrabbasso ha trovato la possibilità di elevarsi, da strumento di mero accompagnamento e sostegno armonico, a vero e proprio strumento solista. Inoltre, sempre nel jazz si è andato sviluppando lo stile tipico di accompagnamento con il contrabbasso: il walking bass. Il nome di questo stile deriva dalla particolare suggestione offerta dalla linea del contrabbasso: le note sembrano seguirsi l’una dopo l’altra così come i piedi che si alternano quando si cammina (to walk, in lingua inglese, significa camminare).
Nel repertorio non classico, il contrabbasso può essere sostituito da un basso acustico o elettrico.
Famiglia
- Violino
- Viola
- Violoncello
- Contrabbasso
- Basso Elettrico
Anatomia dello strumento
- Riccio
- Macchinette e piroli
- Tastiera
- Cassa armonica
- Fasce
- Corde
- Intagli (effe)
- Ponticello
- Anima
- Catena
- Cordiera
- Puntale
Archetto:
- Bacchetta
- Crine
- Tallone
- Pelle
- Filettatura in argento
- Punta